L’ITALIA s’è desta: FOGNINI sfiora il triplete ad UMAGO

Poteva essere la finale delle finali, con due italiani, Seppi e Fognini,  a contendersi  la vittoria del torneo di Umago – 250 atp – ed invece come accade spesso nel tennis, un disegno bizzarro  fatto di stanchezza, rabbia e … orgoglio (poco per la verità), ha portato un Fabio Fognini apparso stanco e svuotato, al suo terzo appuntamento in finale, contro un solido Tommy Robredo che senza faticare si è imposto con un 6-0, 6-3 in poco più di un’ora di gioco, vincendo il suo dodicesimo titolo in carriera mentre Andreas Seppi è uscito sconfitto, in semifinale, dal vincitore del torneo.

Fognini e Robredo durante la premiazione finale
Fognini e Robredo durante la premiazione finale

Nel primo set Robredo non fa assolutamente nulla di speciale, semplicemente rimanda la palla aspettando che Fabio sbagli; ed avviene spesso perché il primo set dura 20 minuti scarsi e gli errori – la maggior parte non forzati – sono veramente tanti. Nel corso del set Fognini lancia pure la racchetta a terra prendendosi la prima occhiataccia dall’arbitro di sedia; il warning vero e proprio arriverà poi nel secondo set. Sul 5 a 0 la folla, più un manipolo di rumorosi vacanzieri con bimbi piccini e borse frigo che non appassionati tennisti, comincia a manifestare il proprio disappunto accrescendo maggiormente – e senza fatica! –  il nervosismo di Fognini che giunge al top all’inizio del secondo set.

Lo stadio gremito durante la Finale del torneo Atp 250 di Umago
Lo stadio gremito durante la Finale del torneo Atp 250 di Umago

Dal pubblico uno spettatore fa notare, a gran voce, che ha fatto 800 chilometri per vederlo passando pure a qualche insulto; Fognini lo incenerisce con occhi di brace e gli rivolge un segno inequivocabile: “Vieni giù..”. Fortunatamente “l’incidente” è superato da un coro di incoraggiamento per Fabio che riesce a giocare come sa portandosi sul 3 a 2. Nell’avvicinarsi a bordo campo per il cambio non manca di rivolgersi allo spettatore in malo modo, lanciando anche una bottiglietta verso la panchina e guadagnandosi il suo warning! Nonostante il guizzo di orgoglio rimane a tre, Fabio Fognini; troppo solido e troppo concentrato Tommy Robredo per poterlo scalfire . E dalla concentrazione e dalla solidità nascono anche i suoi bei colpi; è stato il numero 5 del mondo, un motivo ci sarà!

Un Fognini senza più energie
Un Fognini senza più energie

Del resto che Fabio Fognini fosse stanco era prevedibile, quella di Umago è stata la terza finale in tre settimane dopo i titoli di Amburgo e Stoccarda. Gli italiani avevano sognato il triplete, pur  dopo la partita a rischio coronarie (per gli spettatori) con Gael Monfils vinta al tie break del terzo col punteggio di 6-0,3-6,7-6(3) dove nel terzo set Fognini era avanti 5 a 0 ed aveva servito tre volte per il match! Comunque, rimane il risultato; rimane la striscia di tante partite vinte consecutive, l’attuale posizione n.16 del ranking da difendere.

Gael Monfils gioca a bocce
Gael Monfils gioca a bocce

E questo Fognini lo sa; a fine partita si è scusato per il brutto incontro, ha mostrato una parlantina che non aspettavamo, ringraziando tutto il pubblico che lo ha sostenuto. Si è pure tolto il sassolino dalla scarpa, facendo sinceramente i complimenti a Tommy Robredo e dicendo ironicamente “bravo” allo spettatore che ha fatto così tanta strada per lui! E’ un professionista..ma è pur sempre un ragazzo! Decisamente imperturbabile invece Andreas Seppi, testa di serie n.2, che supera i primi turni rispettivamente contro l’austriaco Haider-Mauer ritiratosi al terzo set mentre Seppi conduceva 6-1,4-0 e poi contro Horacio Zeballos ritiratosi al primo set mentre Seppi vinceva per 6-5.

Dolgopolov durante un allenamento
Dolgopolov durante un allenamento

Arriva così in semifinale nemmeno troppo stanco e non si risparmia contro colui che sarà il vincitore, Tommy Robredo, perdendo in tre set col punteggio di 6-3,2-6,6-4. Abbiamo sognato anche per lui che ha fatto comunque un buon risultato. In gara un altro italiano, Paolo Lorenzi, sconfitto al primo turno da Klizan per 6-2,6-1 Un’occhiata anche al doppio però, considerato altro dal tennis che ha pochi ma attenti estimatori! La coppia Fognini-Starace è uscita al primo turno per mano di De Baker-Junaid col punteggio di  7-5,6-4, cosi’ come Lorenzi-Ramos battuti da Begemann – Emmrich per 7-5,6-0.

Berlocq e Zeballos nel doppio
Berlocq e Zeballos nel doppio

Seppi e Troicki hanno invece sconfitto al primo turno i croati Coric (in torneo grazie ad una wild card)  e Metktic per 7-6,6-1 ritirandosi poi dalla gara. Quello che si dice “un bel doppio” quello – lottatissimo – disputato dalla coppia Berlocq – Zeballos contro i cechi Cermak e Dlouhy e vinto dai primi col risultato di 6-4, 6-7(4), 10-6. Noi c’eravamo! Impressionante il movimento a rete, i pallonetti ruotati e velocissimi, i cambi e tutto il repertorio dei colpi  e delle strategie di cui – bisogna dirlo – il tennis singolare non sempre fa uso. Nella finale ad esempio Robredo in due set ha fatto solo una palla corta ed una volè, affidandosi sempre e solo al suo solido e potente gioco da fondo campo. Il doppio è un altro tennis, un altro gioco … forse un altro sport! E non ci sono protagonisti sconosciuti, sopra tutti c’è Zeballos che ha un nome da ultimo nel registro di classe e che ha vinto un solo torneo Atp in carriera, uno solo ma degno di nota.

Doppio in corso!
Doppio in corso!

Zeballos ce lo ricordiamo perché ha sconfitto in finale a Vina del Mar il re della terra rossa Rafa Nadal col punteggio di 6-7,7-6,6-4! I risultati migliori li ha avuti però nel doppio, è stato anche partner di Bolelli vincendo nel 2011 il BMW Open e nel 2010 ha raggiunto la semifinale degli Us Open in coppia con l’argentino Eduardo Schwank. Per Berlocq invece ci affidiamo a risultati più recenti, il 14 luglio ha vinto lo Swedish Open, in singolare, battendo in finale Fernando Verdasco. E’ il suo primo titolo Atp.

Finale Pirotecnico!
Finale Pirotecnico!

Lukas Dlouhy, tanto in sovrappeso quanto simpatico!, è un ottimo doppista. E’ stato n.5 del mondo in doppio nel 2009  anno in cui ha vinto il Roland Garros  e gli Us Open (in coppia con l’indiano Leander Paes, n.1 nel doppio nel 1999) ed ha raggiunto la semifinale agli Australian Open. Cermak è un altro specialista di doppio, ha raggiunto 49 finali  vincendone 29 ed il suo miglior ranking è stato il n.14, nel 2010. Fa parte della squadra di Davis della Repubblica Ceca, vincitrice nel 2012. Quest’anno, in coppia con Lucie Hradecka, ha vinto il Roland Garros, nel doppio misto. Tra aspettative, sogni, la bandiera italiana diligentemente piegata nello zaino salutiamo Umago nel fragore dei fuochi d’artificio, a fine serata. Un ricordo sopra tutti ed una curiosità: Gael Monfils nel campo da tennis, a fine allenamento, insieme agli amici gioca a bocce con le palline e Tommy Robredo..si chiama proprio Tommy, non è un diminutivo. Pare che il padre fosse un grande estimatore degli Who e della loro celebre opera rock!

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