Quarta serata del XXIX° TORNEO GIALLO due i match in programma per gli ottavi di finale dove ancora una volta prevale una coppia nettamente sull’altra, nel primo incontro TAVERNA e REBECCHI piegano la resistenza avversaria battendo (6-3 6-1) il duo formato da ANDREONI e ZAMAI, nel secondo incontro  MARZARI e VECCHIO protagonisti di una prestazione spettacolare si impongono (6-2 6-3) su VICENTINI e PAGANI.

TAVERNA / REBECCHI battono ANDREONI / ZAMAI (6-3 / 6-1)

Primo set che sembra partire in maniera equilibrata fino al 2-2, Zamai e Andreoni prendono molti rischi per “abbattere” il muro avversario ma Rebecchi e Taverna brekkano Andreoni e vanno sul 4-2, Zamai accorcia con un paio di invenzioni sul 3-4 ma poi prendono il sopravvento la regolarità di Rebecchi e il gioco non banale di Taverna per un finale di set che si chiude sul 6-3 per Cesare e Massimo.

Nel secondo set la partita è subito a senso unico, nonostante la ripresa di Andreoni che trasforma alcuni punti pregevoli prendendo spesso l’iniziativa, sono sempre Rebecchi e Taverna a chiudere i punti importanti, Roberto gioca più spesso la palla perchè Zamai in non perfette condizioni deve prendere meno iniziative, prima 4-0 e poi 5-1 di fatto chiudono il match che infatti si conclude 6-3 6-1 per i più regolari Rebecchi e Taverna senza problemi.

Voti per tutti : REBECCHI (8) una prestazione generosa c0n molta concretezza a cui ci ha sempre abituato, per la prima volta dopo molto tempo vince meritatamente un match nel giallo, TAVERNA (voto 8) debutto molto positivo in tenniscup e nel giallo, trova una buona intesa ed anche le geometrie giuste con il compagno che gli permettono di agire concretamente anche a rete, ZAMAI (voto 6,5) non in perfette condizioni cerca di imporre il proprio gioco di “run & gun” con il suo proverbiale diritto anomalo mancino ma non basta a mettere in difficoltà gli avversari, ANDREONI (voto 6,5) entra nel gioco nella parte centrale del secondo set concludendo molti vincenti intelligenti sia a rete che da fondo ma per il resto troppo incostante per puntare alla vittoria.

MARZARI / VECCHIO battono VICENTINI / PAGANI (6-2 / 6-3)

Secondo match sulla carta imprevedibile come il suo grande protagonista Eugenio Marzari, primo set equilibrato con le due coppie non ancora assestate fino al 2-2, è il quinto game a segnare le sorti del primo set perso da Vicentini e Pagani da 40-0, il 3-2 per un ottimo Vecchio e Marzari crea il solco che si traforma in voragine fino al 6-2 finale del primo set. Vicentini e Pagani troppo deboli sulla risposta del servizio avversario non riescono a creare gioco, inoltre sul proprio servizio sono lenti e prevedibili per un Marzari che innesca subito il suo turbo diritto che chiude la strada a qualsiasi velleità avversaria.

Nel secondo set l’inizio è anche peggio per un Vicentini assolutamente inconcludente e per un Pagani che sbaglia troppo, subito 4-0 per Vecchio in regia e per Marzari che continua a stupire, la poca lucidità nel trovare un filo logico al match fa da contraltare alla pazienza di Vicentini e Pagani che riescono faticosamente a riemergere, portandosi dal 5-1 al 5-3 con Vicentini avanti 40-0 sul proprio servizio. Ma è destino che ancora una volta un game già vinto vada per essere perso in maniera rocambolesca e decisiva, dopo una lunga pausa e un clo di gioco Marzari e Vecchio trovano un punto rocambolesco del 40 pari e in un paio di scambi confusi chiudono il set e il match meritatamente alla seconda occasione per 6-2 6-3.

Voti del match : MARZARI (9) il re del deserto torna mettendo in mostra tutto il suo repertorio giocando un match impeccabile e spettacolare, dove potrà arrivare questa volta?, VECCHIO (voto 8,5) solita regolarità in regia sfruttando gli svarioni avversari, mette poi a segno anche punti importanti nei momenti decisivi, VICENTINI (voto 6) perde un pò di convinzione nel primo set dopo aver iniziato in maniera positiva, sbaglia molto a rete e nelle risposte al servizio avversario ma ha un buon rush finale con qualche occasione per cambiare le sorti del match, PAGANI (voto 6) non trova la posizione ed anche le geometrie per sfruttare le occasioni giuste, deve contenere la grande continuità degli avversari ma sbaglia troppo nelle risposte al servizio e in qualche voleè, nel finale si apre uno spiraglio di luce ma era solo un miraggio.